Dal 18 settembre al 14 dicembre 2024 tra Campo Calabro, Reggio Calabria e Messina si terrà la seconda edizione de La Biennale dello Stretto, una mostra internazionale di architettura, arte, antropologia, paesaggio, scrittura, video e fotografia. I temi scelti per questa edizione, “Le tre linee d’acqua” e “Le città del futuro”, si intrecciano in una relazione reciproca, invitando a ripensare le città attraverso l’acqua, concepita come un elemento urbano strategico.
Principale luogo espositivo è il Forte Batteria Sciacci a Campo Calabro, dove le opere raccolte attraverso una Call to Action generale sono divise in tre sezioni: progetti di architettura, fotografia, installazioni artistiche.
La Biennale è stata inaugurata con una serie di incontri dal 18 al 22 settembre per l’approfondimento dei vari temi, con curatori, artisti, accademici ed esperti invitati a scambiare pensieri e idee per la valorizzazione e comprensione del territorio Mediterraneo. Gli interventi riguardano i temi presenti nella mostra e altri temi specifici contestualizzati nel Mediterraneo: digitalizzazione, dati e intelligenza artificiale, cambiamenti climatici, migrazioni, isole, cinema e musica.
L’impatto della prima edizione è stato così notevole da generare un forte interesse e coinvolgimento che ha travalicato la geografia dello Stretto e si è proiettato in ambito internazionale. Come partner della Biennale 2024 Palatina Cultural Group ha ideato e curato due sessioni di approfondimento per i temi speciali Waterfront Cities/Port Cities e Baricentri delle città/Spazi Culturali. Svoltasi al Museo Archeologico di Reggio Calabria le sessioni sono state ideate e moderate dal Direttore Scientifico di Palatina Cultural Group l’architetto Gaetano di Gesu.
Il tema Waterfront Cities si concentra sull’ambientale e il geopolitico: l’acqua urbana gioca sempre un ruolo strategico, tra emergenze climatiche, competizioni internazionali e crescita economica. Tre esperti sono stati invitati da Palatina Cultural Group per un confronto e un dialogo parallelo con la Cina, portando le loro esperienze dei Waterfront cinesi. L’introduzione al tema Waterfront Cities è stata presentata dall’architetto Paolo Vincenzo Genovese che ha illustrato gli esiti di una complessa ricerca sul Grand Canal della Cina condotta con l’Università di Zhejiang, mostrando la relazione tra vie d’acqua e spazi urbani di questa storica infrastruttura di comunicazione.
L’architetto Zhang Ming dall’Università di Tongji ha presentato il suo lavoro su Yangpu Binjiang e il fiume Suzhou a Shanghai, e i progetti realizzati nella città portuale di Hangzhou. Nella sessione dedicata agli Spazi Culturali e il futuro dei musei Liu Kecheng dall’Università di Architettura e Tecnologia di Xi’An ha illustrato il suo recente progetto per l’antico porto di Wenzhou Shuomen.
La Biennale dello Stretto è un progetto culturale promosso e sostenuto, oltre che dal fondatore storico 500x100sb e da OAPCC Reggio Calabria, da ANCE Reggio Calabria, dall’Ordine degli Architetti di Messina, dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dall’Università degli Studi di Messina, dall’Associazione per il Disegno Industriale nazionale, Calabria e Sicilia e da altri soggetti pubblici, amministrazioni e istituzioni con i quali è in essere un dialogo avanzato.